I PIACERI DELLA VITE NUMERO 4 - SETTEMBRE 2017 | Page 62
Sulle incantevoli sponde di un piccolo lago
nascono le più eleganti bollicine italiane,
frutto di coraggio, sperimentazione
e investimenti nella valorizzazione
del proprio territorio
italia è una nazione da un
punto di vista paesaggistico
(e non solo) fortemente ete-
rogenea. Anche a distanza di
pochi km il paesaggio cam-
bia in maniera importante e
con esso tradizioni, produzioni, dialetti.
Nel precedente numero de “ i Piaceri
della Vite ” abbiamo parlato dei pae-
saggi dell’Etna. Un luogo sospeso tra
la forza del vulcano e la dolcezza dei
vitigni, un luogo dai forti contrasti, i
colori dell’agricoltura e le nere lingue
di terra di vecchie eruzioni, un luogo
dove l’uomo ha strappato al vulcano la
terra con fatica e perizia. In questo nu-
mero cambiamo completamente lati-
tudini e concetto di paesaggio e volia-
mo virtualmente in Franciacorta.
La Franciacorta è una zona collinare
situata tra Brescia a sud e le sponde
meridionali del lago d’Iseo molto fa-
mosa per il successo e la qualità
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indubbia del
suo
ottimo
spumante.
Nonostante che
il suo intorno ab-
bia subito negli ul-
timi 50 anni del se-
colo scorso una note-
vole pressione indu-
striale, al punto che oggi
la provincia di Brescia sia
ormai divenuta una delle
zone d’Italia più industrializ-
zata, la Franciacorta è rimasta
una enclave intatta, sfuggita al-
la corsa della “ fabrichetta ” e alla
industrializzazione italiana, ope-
rosa, geniale ma anche disordina-
ta, che ha mangiato e impoverito la
ruralità e il paesaggio.
Questa è la prima riflessione im-
portante sulla quale dobbiamo sof-
fermarci. Perché l’industria non ha
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