I PIACERI DELLA VITE NUMERO 4 - SETTEMBRE 2017 | Page 74

Chi ha ragione urante l’estate appena trascorsa abbiamo assi- stito (da sotto l'ombrello- ne) ad un acceso ma in- teressante dibattito in- centrato sul tema del cosiddetto “diritto di tappo”. Una spinosa e ancora irrisolta questione che, per diversi giorni, ha catturato l’atten- zione di addetti ai lavori e non solo su alcuni gruppi di discussione del più famoso dei social networks. Innanzitutto, per chi non ne fosse a conoscenza, il “diritto di tappo” o “corkage fee” è quella pratica nata qualche decennio fa in Gran Breta- gna che consiste nel consumare le proprie bottiglie di vino presso un ristorante, a fronte però di un paga- mento di una quota fissa o in per- 74 centuale, a titolo di rimborso per le spese di utilizzo (e relativo lavag- gio) di calici, decanter, glacette e quant’altro sia utile per la degu- stazione. L’interessante discussio- ne che si è sviluppata su questo ar- gomento ha avuto il merito di svi- scerare la questione portando alla luce tantissimi spunti di riflessione, sia da parte dei ristoratori che dei clienti. Temi che abbiamo raccolto e sviluppato in queste pagine, in cui cercheremo di affrontare il tema in modo quanto più possibile asettico e privo di opinioni personali. Tutta- via chiariamo sin d’ora che quello che faremo è esporvi le ragioni del- l’una e dell'altra parte, ma senza pretendere di arrivare a dare rispo- ste definitive all’interrogativo posto