I PIACERI DELLA VITE NUMERO 4 - SETTEMBRE 2017 | Page 74
Chi ha ragione
urante l’estate appena
trascorsa abbiamo assi-
stito (da sotto l'ombrello-
ne) ad un acceso ma in-
teressante dibattito in-
centrato sul tema del cosiddetto
“diritto di tappo”. Una spinosa e
ancora irrisolta questione che, per
diversi giorni, ha catturato l’atten-
zione di addetti ai lavori e non solo
su alcuni gruppi di discussione del
più famoso dei social networks.
Innanzitutto, per chi non ne fosse
a conoscenza, il “diritto di tappo” o
“corkage fee” è quella pratica nata
qualche decennio fa in Gran Breta-
gna che consiste nel consumare le
proprie bottiglie di vino presso un
ristorante, a fronte però di un paga-
mento di una quota fissa o in per-
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centuale, a titolo di rimborso per le
spese di utilizzo (e relativo lavag-
gio) di calici, decanter, glacette e
quant’altro sia utile per la degu-
stazione. L’interessante discussio-
ne che si è sviluppata su questo ar-
gomento ha avuto il merito di svi-
scerare la questione portando alla
luce tantissimi spunti di riflessione,
sia da parte dei ristoratori che dei
clienti. Temi che abbiamo raccolto e
sviluppato in queste pagine, in cui
cercheremo di affrontare il tema in
modo quanto più possibile asettico
e privo di opinioni personali. Tutta-
via chiariamo sin d’ora che quello
che faremo è esporvi le ragioni del-
l’una e dell'altra parte, ma senza
pretendere di arrivare a dare rispo-
ste definitive all’interrogativo posto