Approfondimenti
C’è chi lavora
quotidianamente, da
anni, per rendere le
città più sane e più
vivibili. Una di queste è
Mark Nieuwenhuijsen,
esperto mondiale in
exposure assesment
ed epidemiologia
ambientale, con un forte
background sui temi della
salute pubblica e un focus
sul vivere sano in città.
È uno degli scienziati più
citati al mondo nel 2018
e 2019 e attuale Direttore
dell’IS Global (Barcelona
Institute for Global Health)
uno dei più grandi centri
di ricerca di salute e
politica mondiale
di Miriam Spalatro
Il Coronavirus può
essere occasione per
rendere le città più
sane, vivibili e
carbon neutral?
In un recente webinar diffuso
sulla piattaforma accademica
Sciforum il prof.
Nieuwenhuijsen dà una
risposta ad alcuni interrogativi
sul futuro delle città
dopo la pandemia. Chiedendosi
se la crisi innescata
dal coronavirus può
diventare un’opportunità
di cambiamento che parta
proprio dai centri urbani.
Ma, partiamo dal quadro
globale. La crisi climatica
incombeva e incombe
sul mondo anche dopo il
lockdown e, a causa del
Covid-19, rischia di passare
in secondo piano. La
COP26 di Glasgow è stata
rimandata per la pandemia.
Non si terrà a novembre di
quest’anno ma nel 2021 (in
data da definire); troppo difficile
realizzare i lavori preliminari
della Convenzione
(posticipati a ottobre) e il
forte assembramento per
confronti e negoziazioni è
incompatibile con le norme
del distanziamento sociale.
Le ragioni del virus, si teme,
possano prendere il sopravvento
sulle ragioni del
clima che cambia. E questo
posporre le date si spera
non implichi anche il posporre
l’interesse, visto che
tra le drammaticità mondiali,
i temi del coronavirus e del
clima sono entrambi allarmanti.
Le emissioni globali
di CO2 nel 2020 è previsto
decrescano del 5% a cau-
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CITY LIFE MAGAZINE N° 49