City Life Magazine 46 | Page 28

Approfondimenti mento dunque sia ai data base geotopografici Sin- fi per le reti, e PELL per l’illuminazione pubblica con uno scambio di infor- mazioni che naturalmen- te diventa bidirezionale. Importante infine è con- sultare il registro Inspire gestito da AgID – ha con- cluso Donnaloia – che in- tegra contenuti e li mette a disposizione di tutti gli operatori, anche interna- zionali. Se altri Stati mem- bri trattano questa temati- ca dovranno adeguarsi a questo modello dati.” Arianna Brutti, Responsa- bile informatico Dati Statici (XML), ENEA, è entrata nel dettaglio delle modalità con cui un operatore può diventare utente PELL Ve- rified, illustrando significa- ti, strumenti e verifiche da 28 compiere nella compilazio- ne. A breve sul sito Smar- tItaly Goal, presenteremo l’intervento nei suoi detta- gli, insieme a quello di Fa- bio Moretti, Responsabile informatico Dati dinamici (JSON), ENEA e di Piero De Sabbata, Responsabile Laboratorio Cross Techno- logies per distretti urbani e industriali della Divisione Smart Energy, ENEA. Una giornata importante dunque in cui si è reso evi- dente come l’integrazione della specifica PELL, con i data base topografici, al Sinfi, ai dati di Istat e Agen- zia delle Entrate per topo- nimi e nomi delle strade urbane, sia la frontiera più avanzata per consentire alle PA comunali di costru- ire progetti Smart City e Smart Land evoluti. CITY LIFE MAGAZINE N° 46 Interoperabilità dei sistemi, principio per la creazione di Smart City e Smart Land Intervista a Gabriele Ciasullo, AgID Agenzia per l’Italia Digitale Interoperabilità si lega a un concetto di “contaminazio- ne” tra infrastrutture, frutto di processi di digitalizzazione oggi sempre più pervasivi. Ritiene sia in corso un proces- so  culturale in grado di rendere proficuo il rapporto tra innovazione, dati e servizi o siamo ancora lontani dal ren- derlo concreto? Importante è aver preso coscienza che il punto di partenza per rendere possibili processi che portino alle Smart City sia proprio l’interoperabilità, da considerare sotto tanti aspetti. Per AgId è stato evidente partendo dall’analisi di data base topografici e di una serie di stati informativi che anche le Regioni stanno adot- tando. Oggi siamo in una fase avanzata di adozione e raccolta di informazioni geografiche da più fonti; un percorso nato con il Sinfi, Sistema Informativo Nazionale Federato delle Infrastrut- ture, che è stato agganciato al set di informazioni regionali che chiamiamo Data Base Geotopografico, fino alla messa in condi- visione del PELL. Altro elemento che si andrà ad agganciare a questo sistema è l’archivio dei numeri civici. La questione delle Smart City dunque si legge in questa chiave: il punto di partenza è l’interoperabilità dei sistemi. Che significa parlare la stessa lingua con informazioni che arrivano da specifiche geografiche prodotte nel tempo e che continuiamo a mantenere e ad aggiornare. Ripeto, tutto questo favorisce e agevola quello che chiamiamo Smart City o Smart Land Escape, creando i presupposti affinché tante azioni possano essere implementate e diversi servizi possa- no essere messi a punto dalle varie amministrazioni regionali e comunali, utilizzando una base informativa condivisa con un linguaggio che tutti capiamo. N° 46 CITY LIFE MAGAZINE 29